lunedì 18 dicembre 2017

SILVIA

Ho scelto di passare ad un’alimentazione vegana nel 2012, divenuta consapevole della violenza che comporta nutrirsi di “cibi” di origine animale grazie alla lettura di "Se niente importa" di J.S. Foer 


Divenni così vegana al 100% e attraversai anche una fase vegan-crudista

Collateralmente pensai che questa scelta alimentare avrebbe forse potuto aiutarmi a bloccare la proliferazione di un fibroma all’utero e di alcuni noduli al seno

Queste formazioni invece continuarono ad ingrossarsi e così mi chiesi cosa potevo fare in prima persona per provare a bloccare questo processo, dato che per la medicina ufficiale hanno eziologia sconosciuta e l’unica possibilità di trattamento contemplata è quella di operare per estirparle, con buona probabilità che si riformino, proposta per me inaccettabile

Iniziai così ad approfondire su Internet e le ricerche che feci mi portarono a conoscenza del fatto che non basta eliminare dalla propria alimentazione i “cibi” di origine animale e i loro derivati, quindi carne, pesce, uova, latticini, miele, derivati e prodotti che li contengono per evitare, dal punto di vista alimentare, di incorrere in problemi di salute

L’eccesso proteico, anche se di origine vegetale e quindi proveniente da semi quali legumi, semi oleosi, “frutta secca”, cereali, determina acidificazione dell’organismo e quindi predispone allo sviluppo di patologie

Venni a conoscenza del fatto che nei semi e nelle parti delle piante diverse dal frutto sono presenti fitotossine assai potenti; che l’uomo è una specie fruttivora e che come tutti gli altri animali ha un suo cibo specie specifico; che siamo stati abituati fin dallo svezzamento a nutrirci di “cibi” non adatti all’uomo, trasformati, imbellettati, conservati e che ci sono enormi interessi economici dietro ad industria alimentare e farmaceutica..

Andai quindi oltre la scelta vegana e mi avvicinai al fruttarismo SOSTENIBILE iniziando la transizione alimentare suggerita dal metodo MDA

Era l’aprile del 2014, sono passati quasi 4 anni e fibroma e noduli hanno smesso di ingrossarsi, ora hanno dimensioni stabili, le mie condizioni di salute generali sono migliorate, ho più energia, sia fisica che mentale, la depressione che mi trascinavo dall'adolescenza è solo un lontano ricordo e non ho più avuto alcun tipo di malanno

I motivi di salute che mi hanno spinta ad andare in questa direzione alimentare sono stati poi affiancati, una volta addentratami, da una sempre maggiore consapevolezza in merito all’impatto ambientale che le nostre scelte alimentari hanno sull’ecosistema in cui viviamo, enorme se scegliamo di nutrirci di prodotti di origine animale, minimo o quasi nullo se scegliamo di nutrirci di frutta

Inoltre ebbi finalmente chiaro come il vero veganismo, rispettoso quindi di tutte le forme di vita, sia animali che vegetali, è il fruttarismo, in quanto anche nutrirsi di parti di piante diverse dal frutto (unica struttura presente in natura che ha finalità biologica nutrizionale) è una forma di predazione e quindi di specismo, di violenza esercitata dall’uomo nei confronti delle specie vegetali

Si chiuse così anche il cerchio in merito alle mie motivazioni etiche

A livello planetario, anche in ambito alimentare le persone vivono come sotto un incantesimo, abituate fin dallo svezzamento a nutrirsi di cibi inadatti e c'è una evidente ignoranza in merito alla correlazione cibo-malattia

Sempre più persone si ammalano di tumore in giovane età, le malattie genetiche sono in aumento e le malattie degenerative dilagano, medici ed industria farmaceutica propongono nuove terapie, ma nei reparti degli ospedali, nella dieta dei degenti, sono previsti prodotti di origine animale e vegetale assai tossici, nessuno di interroga sulle responsabilità che ha l’alimentazione nella formazione delle patologie..

Sulla pelle degli adulti e sulla pelle dei bambini, gli errori alimentari e i danni conseguenti si tramandano e dilagano di generazione in generazione in un mare di sofferenza arginabile ed evitabile

La motivazione che ha animato e quotidianamente anima la scelta alimentare che sto attuando mi porta ogni tanto a sperimentare alcune ricette carpotecniche, sono prime semplici sperimentazioni, mi auguro possano aiutarvi nella transizione ed essere da stimolo e fonte di ispirazione nel creare nuove preparazioni, la carpotecnia è un modo ancora tutto da scoprire

Che possiate essere attenti e critici indagatori di quel che vi accade e accade attorno a voi, che scegliate di prendervi la responsabilità della vostra salute, cura delle generazioni che verranno e del pianeta che ci accoglie

Buona transizione e buon appetito!

Silvia Aliprandi, Dicembre 2017

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