lunedì 18 dicembre 2017

FRUTTARISMO SOSTENIBILE

ARMANDO D’ELIA, LA RICERCA SCIENTIFICA E LA CONCRETIZZAZIONE DEL SUO INTENTO

Il Dott. Armando D'Elia è stato fondamentale punto di riferimento in ambito scientifico in merito agli studi riguardanti l’alimentazione della specie umana


Nato a Lecce nel 1912, si laurea in Chimica e successivamente in Scienze Naturali, abbraccia presto la pratica del vegetarismo e dedica tutto il suo tempo e la sua energia alla propaganda in campo alimentare e alla formazione

Diviene responsabile della sezione laziale dell’Associazione Vegetariana Italiana e nella sua abitazione romana organizza settimanalmente i famosi “Giovedì culturali dell’Avi”, momenti di fertile scambio di conoscenza scientifica

Nel suo libro più conosciuto, “Miti e realtà dell’alimentazione umana”, approfondisce le implicazioni sulla salute sia fisica che psicologica che le hanno le scelte alimentari che facciamo e mette in risalto le implicazioni politiche di tali scelte
D’Elia, ricordando gli studi del biologo Prof. Georges Cuvier, evidenzia come ANATOMIA COMPARATA e fisiologia comparata dimostrano ampiamente che la struttura digerente e fisiologica della specie umana non è onnivora ma FRUTTIVORA

A proposito riporta anche le conclusioni  dell'antropologo Prof. Alan Walker che a lungo studiò le striature ed i segni lasciati, nei reperti fossili, sui denti, a seconda del tipo di cibo assunto

Tenendo conto del minimo apporto proteico del latte maternosfata il mito delle proteine ed evidenzia l’enorme danno che l’eccesso proteico caratteristico delle alimentazioni a cui siamo abituati determina, dovuto all’acidosi che crea, generando quindi enorme usura quotidiana di tutti gli elementi e quindi fabbisogni indotti, proteici, vitaminici, minerali, ecc. 

Illustra, citando il Prof. Bruce Ames, biochimico, come in ambito vegetale, nelle parti delle piante diverse dai frutti (radici, steli, foglie, fiori, semi, quindi ad es. patate, asparagi, sedano, insalata, cavolfiore, carciofo, grano, riso, mais, ceci, fagioli, noci, mandorle, ecc..), sono presenti fino a un milione di fitotossine, chiamate metaboliti secondari killer, unica arma che le piante hanno per scoraggiare i predatori (a proposito di intelligenza delle piante, fondamentali sono gli studi di neurobiologia vegetale dello scienziato  Prof. Stefano Mancuso, massimo esponente in questo ambito)

Ci parla di come le catecolamine generate dai “cibi” di origine animale invadono il cervello e siano responsabili nel determinare stati psicologici di aggressività/depressione/paura

Spiega che il vero carburante che le cellule del nostro organismo utilizzano per fare tutto ciò che devono e che ci fornisce l’energia necessaria per compiere le azioni quotidiane è il fitocomplesso del FRUTTOSIOcome ampiamente dimostrato dal primo processo di creazione dell’energia nella specie umana, ovvero la creazione di ATP nella glicolisi 

Tutto ciò che quindi ingeriamo di diverso da fruttosio deve necessariamente essere trasformato dall’organismo in fruttosio, ciò richiede un grande dispendio energetico (ogni trasformazione di glucosio in fruttosio è uno spreco di energia che va moltiplicato per ogni mitocondrio - ogni cellula possiede mediamente 2000 mitocondri - presente nei 100.000 miliardi di cellule di cui è costituito il corpo umano) e presenta un conto da pagare in quanto nutrirsene determina intossicazione aspecifica, ossidazione, invecchiamento precoce, acidificazione e quindi indebolisce l’organismo e pone le basi per lo sviluppo delle più disparate patologie a seconda della personale debolezza individuale

*La mela ROSSA ha tutte le carte in regola per essere considerato alimento specie-specifico per la specie umana.
E’ il frutto che contiene aminoacidi, grassi, acidi nucleici, vitamine, oligoelementi nella quantità e proporzione equilibrata per le esigenze dell’organismo umano, ha quindi una biochimica massimamente idonea al corpo umano.
Contiene la massima concentrazione di polifenoli e pectine e stimola la peristalsi intestinale.
Il fruttosio, vero carburante del corpo umano è ben presente nella mela.
La mela ha basso indice glicemico, possiede circa l’85% di acqua, simile alla quantità di acqua che c’è nel corpo di un neonato.
E’ PH inalterante, quindi in grado di mantenere l’equilibrio del PH una volta raggiunto.
E’ un frutto anti-patologie, anti-cancro, anti-invecchiamento, antianemico, disintossicante.
Può essere considerato il frutto più adatto alla specie umana in quanto è l’unico in grado di fornire tutti gli elementi necessari, permettendo, con un minimo dispendio energetico e riduzione dei fabbisogni indotti, il massimo risultato, quindi lo stato di salute e longevità massimo.
Per approfondimenti sulle proprietà della mela vedi Prof. Carlo Sirtori, "La mela, il frutto dal volto umano"

Introduciamo/introducono nel nostro organismo di tutto fin dalla più tenera età, non ci chiediamo mai se quel che ci mettiamo in bocca abbia una responsabilità nel determinare le nostre condizioni di salute

I medici in primis, che nel loro ciclo di studi dedicano pochissime ore allo studio della nutrizione

Inoltre approfondimenti e studi internazionali ONU e UE ci confermano già da tempo che gli allevamenti intensivi fanno parte di un modello alimentare non più sostenibile per il nostro ecosistema 

L’allevamento di bestiame sappiamo che comporta consumo di risorse alimentari, deforestazione, enorme consumo di acqua (L’Ime, Institution of Mechanical Engineers, società di ingegneria con sede a Londra, ha stimato che per produrre 1kg. di carne ci sia bisogno di una quantità che varia dai 5mila ai 20mila litri di acqua - vedi anche gli studi del Prof. Arjen Y. Hoekstra in merito http://www.ayhoekstra.nl/pubs/Mekonnen-Hoekstra-2012a.pdf), inquinamento, perdita della biodiversità, emissione di gas serra (vedi anche ad esempio su YT il documentario "COWSPIRACY: The Sustainability Secret").






Il grafico evidenzia l’impatto ambientale che ha la produzione di carne sul terreno antropizzabile, cioè vivibile dall'uomo, all'80% rubato dalla zootecnia.

Diversamente, la CARPOtecnia ha un impatto ambientale minimo se non addirittura nullo


OGNI VOLTA CHE FACCIAMO LA SPESA FACCIAMO POLITICA, SCEGLIENDO COME GESTIRE LE RISORSE DEL NOSTRO PIANETA

Il fruttarismo SOSTENIBILE ha l'intento di consolidare l'alimentazione fruttariana sul lungo periodo, e rendere il cambiamento alimentare semplice e alla portata di tutti, evitando che si verifichino problemi di salute

Ciò è reso possibile grazie alla graduale transizione alimentare proposta dal metodo MDA

Come agevolare il cambiamento e avere disponibile la frutta necessaria per tutti a qualsiasi latitudine?


Convertendo le industrie zootecniche ed agrotecniche in industrie carpotecniche grazie agli incentivi fiscali alle aziende (vedi Mozione S 1/00275 Gaetti, approvata all'unanimità dal Senato e dal Governo Italiano), secondo i principi della coltivazione a minima energia suggeriti dal Dott. Giancarlo Cappello, che potrebbero consentire di commercializzare una pressochè infinita gamma di prodotti culinari surrogati dei tradizionali, con ingente riduzione dei costi di produzione, a vantaggio sia delle imprese che della salute dei cittadini, e costruendo cupole geodetiche all'interno delle quali si può ricreare un ecosistema intertropicale, che consente la produzione di frutti a ciclo continuo, come ad esempio accade in Inghilterra dove è stata ricreata un'intera foresta tropicale (www.edenproject.com)


Già utilizzate dalla NASA, le cupole geodetiche garantiscono un facile riscaldamento, permettono il massimo risparmio energetico, sono a minimo impatto ambientale, antisismiche e quindi ottime anche come abitazioni (negli anni '50 l'architetto Prof. R.B.Fuller rese famose le cupole vivendo all'interno di una cupola)



Che queste informazioni, qui in breve, possano essere spunti di riflessione, ricerca e studio, vi possano indurre a riconsiderare le vostre abitudini alimentari e scegliere di iniziare la transizione alimentare 

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